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Luisa Dörr

Imilla

Riscoprire le polleras negli armadi di zie e nonne, è sembrata la scelta più ovvia per Dani Santiváñez, una giovane skater boliviana che ha creato “ImillaSkate”

Le polleras boliviane, gonne ingombranti comunemente associate alle donne indigene degli altipiani, sono state per decenni un simbolo di unicità ma anche oggetto di discriminazione. Ora una nuova generazione di donne che praticano lo Skateboard a Cochabamba, le indossa come un emblema di resistenza.

Se l’indumento fu inizialmente imposto dai colonizzatori spagnoli alla popolazione nativa, nel corso dei secoli si è integrato nell’identità locale, come simbolo ambivalente di autenticità e stigmatizzazione. Riscoprire le polleras negli armadi di zie e nonne, è sembrata la scelta più ovvia per Dani Santiváñez, una giovane skater boliviana che – nel desiderio di recuperare le sue radici – ha creato nel 2019 “ImillaSkate”.

“Imilla” significa giovane ragazza in Aymara e Quechua: le due lingue più parlate in Bolivia, un paese in cui più della metà della popolazione ha radici indigene. Le nove donne che attualmente fanno parte del gruppo indossano le polleras solo per andare in skate. Abbinate a scarpe da ginnastica, queste gonne simboleggiano la scelta di non privarsi della loro cultura e, attraverso questa pratica, veicolano così il loro messaggio di inclusione e accettazione della diversità.

Luisa Dörr è una fotografa brasiliana che utilizza il ritratto come veicolo per esplorare la complessità della natura umana. Attualmente, il suo lavoro si concentra su questioni di genere e sulle tradizioni culturali. Le sue fotografie sono apparse su Time, National Geographic, The New York Times, PDN e Wired. Nel 2019 ha vinto il terzo premio per la categoria “Ritratti – Storie” del World Press Photo.

Ritratto di ragazza boliviana con pollera rosa e skateboard
due donne boliviane con skateboard e polleras