Open Call
PROGETTI SELEZIONATI
PELLEGRINI
Diana Bagnoli
Bagnoli ha documentato il Giubileo 2025 seguendo i pellegrini, viandanti fisici e spirituali in cerca di sé e di fede. Attraverso immagini scattate tra Vaticano, basiliche, vie ed ostelli, racconta il loro cammino come atto di fiducia verso l’ignoto, un passaggio dal finito al trascendente. Il progetto, che esplora misticismo e accoglienza, è stato commissionato dal museo Vittoriano di Roma.
FEMØ
Federica Coseschi
Dal 1971 Femø Kvindelejr riunisce ogni estate donne e persone queer sull’isola danese di Femø. Coseschi ha partecipato dal 2022, fotografando la settimana internazionale, spazio femminista intersezionale dove attività e vita quotidiana sono condivise. Il progetto esplora come la comunità ridefinisca l’isola attraverso pratiche inclusive e la trasformazione dei ruoli di genere, promuovendo un dialogo sulla costruzione collettiva e la libertà.
SKIPPING SUNDAYS
Heather Evans Smith
Skipping Sundays riflette sul dubbio e sulla distanza dalla fede all’interno di una comunità spirituale. Attraverso ricordi personali e immagini di domeniche in chiesa, l’autrice esplora la solitudine di chi non sente la “chiamata” spirituale, interrogandosi sul senso della fede e sul perché alcunə la abbraccino totalmente mentre altrə restano in cerca. Il progetto diventa una meditazione visiva sulla fragilità del credere e sulla continua ricerca di significato.
THE THREE OF US
Sveta Kaverina
Il progetto mockumentario immagina un esperimento sovietico fallito per sconfiggere la morte: dal tentativo di resuscitare Lenin nacquero tre bambine clonate, abbandonate dopo il crollo dell’URSS. Attraverso questa finzione, l’artista — nata nell’ex Unione Sovietica e segnata da migrazioni — esplora identità, appartenenza e transizione. Le cloni diventano metafora di esistenze sospese, specchio di un’umanità che vive tra realtà e artificio, memoria e trasformazione.
NASCOSTA IN PIENA VISTA
Anna Sagramola
Nascosta in piena vista è un progetto personale nato dopo anni di dolore e incertezza, culminati nella diagnosi di adenomiosi e vulvodinia. Attraverso fotografie di viaggi in ambulatori, ambienti domestici e immagini costruite, racconta il percorso verso la consapevolezza, descrivendo dolore e disagio ma anche offrendo sostegno a chi cerca risposte e sensibilizzare su patologie femminili ancora poco conosciute.
TOGETHER, WE BELONG THE ROAD
Sèraphine Sallin-Mason
Together, We Belong to the Road documenta, attraverso ritratti realizzati in Svizzera nel 2025, come la gioventù queer trasformi spazi quotidiani in luoghi di forza e appartenenza. Unendo autobiografia e docu-fiction collaborativa, il progetto celebra identità, comunità e gioia queer, opponendosi alle narrazioni di sofferenza. Con il sostegno di Pro Helvetia e la collaborazione di ricercatricə e artistə, diventa un archivio vivente della trasformazione e dell’amore per il viaggio personale.
SERAPHIMA & JEVHEN
Sofia Samoylova
Ambientato in Ucraina nel 2023, il progetto racconta la vita di Serafima e Jevhen, coppia che resiste al tempo e alla guerra da un appartamento che diventa archivio di memoria e amore. Attraverso la demenza di lui e la cura di lei, l’autrice — e nipote — riflette sul legame tra memoria personale e storia collettiva. Le fotografie uniscono intimità e universalità, rivelando come l’amore quotidiano possa sopravvivere al caos e alla dissoluzione del mondo.
KOLSKY
Tanya Sharapova
Nata in Russia e trasferitasi in Germania nel 2019, l’artista riflette sull’idea di casa e appartenenza dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. La sua ricerca affronta temi come isolamento, sradicamento e responsabilità individuale, interrogando il legame tra memoria collettiva, identità e società. I suoi lavori esplorano come la casa possa essere uno spazio mutevole, fisico e interiore, ridefinito dall’esperienza del cambiamento e dell’incertezza.
AABUKU
Moe Suzuki
Aabuku esplora lo spazio liminale in cui le donne in Giappone affrontano la contaminazione da PFAS nelle acque di Okayama e Okinawa. Intrappolate tra passato e futuro, vivono l’incertezza di corpi contaminati e istituzioni silenti. Alcune reagiscono entrando in politica, altre continuano la vita quotidiana o promuovono analisi indipendenti. Il progetto riflette sul ruolo sociale delle donne e sulla loro resilienza, unendo le loro storie a quelle di donne di tutto il mondo.
MENZIONI SPECIALI
THE LOSS MOTHER'S STONE
Nancy Borowick
The Loss Mother’s Stone mette in luce la crisi silenziosa della morte in utero e l’inadeguatezza dei sistemi sanitari materni degli Stati Uniti, prima, durante e dopo la perdita della gravidanza.
INNERLAND
Synchrotania (Tania Shcheglova)
Innerland è una serie, in corso, di ritratti di artisti di tutto il mondo, pionieristica nel concetto di ritrattistica del mondo interiore e che documenta l'archivio di creativi che spostano l'attenzione dall'apparenza all'essenza.