Nadia Bseiso
Infertile Crescent

Un tempo culla della civiltà e paradiso della biodiversità con paludi e fiumi che hanno plasmato la civiltà umana, la cosiddetta “Terra Fertile”, oggi è una terra arida e segnata da conflitti. Dall’inizio del XIX secolo, la “Mezzaluna Fertile” ha vissuto profonde trasformazioni geopolitiche, frammentandosi in piccoli Stati che compongono l’attuale Medio Oriente.
Infertile Crescent documenta i villaggi sopravvissuti lungo i territori liminali della Giordania, dove linee invisibili tracciate dall’uomo, conflitti e scarsità d’acqua hanno modellato la vita delle comunità e trasformato radicalmente il paesaggio.
Ai margini con Palestina occupata, Siria, Iraq e Arabia Saudita, il suolo arde ogni estate, mentre l’acqua è trattenuta, deviata, sorvegliata dai meccanismi di chi detiene il potere. Qui la siccità diventa l’arma silenziosa del regime coloniale che fa del controllo idrico uno strumento di oppressione - sociale e civile - in un conflitto che frantuma ogni equilibrio e dignità.
Gli incendi oltrepassano i confini, dissolvendo le divisioni in queste terre, dove l’acqua contesa si mescola a miti antichi, accordi fragili e ombre militari.
Cosa sopravviverà della “Mezzaluna Fertile”?

Nadia Bseiso (Giordania, 1985) è una fotografa documentarista che vive e lavora ad Amman. I suoi progetti toccano temi come la geopolitica, la storia, l’antropologia e la distruzione ambientale. Dopo gli studi di fotografia a Firenze ha partecipato a una residenza artistica presso la Fondazione Fotografia a Modena. Dal 2024 è mentore dell’Arab Documentary Photography Program.

Galleria Disegno
Via Mazzini, 34 – Mantova
10:00 – 13:00 | 15:30 – 19:00

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Progetto due