Programma

Visita guidata con l’artista: 10 Marzo ore 15:00 – in inglese con interprete

Visita guidata con l’artista: 30 Marzo ore 11:00 – in inglese con interprete

Visita guidata con l’artista: 8 Marzo ore 15:00

Visita guidata con l’artista: 9 Marzo ore 16:30

Visita guidata con l’artista: 9 Marzo ore 18:00

Non sempre vi è una corrispondenza tra come ci percepiamo e come vorremmo essere. Dopo una riflessione di gruppo su chi siamo e su che cosa definisce la nostra identità, i partecipanti saranno chiamati a riflettere sulla propria immagine e persona attraverso la tecnica del collage.

Età: 11-14 anni
(min. 5, max. 15 partecipanti)
Costo: 6 €
Durata: 90 min

In questo laboratorio, partendo dalle fotografie esposte di Daria Addabbo, verrà realizzata una mappa interattiva e personalizzata – utilizzando materiali di riciclo e immagini – sul fenomeno della desertificazione all’interno di un lapbook.

Età: 11-14 anni
(min. 5, max. 15 partecipanti)
Costo: 6 €
Durata: 90 min

L’obiettivo di questa attività è quello di indagare il significato del termine “privato”. I partecipanti verranno coinvolti nella creazione di una valigetta personale, arricchita al suo interno di tutto ciò che vorrebbero portare sempre con sé e che li aiuti a definire se stessi.

Età: 6-10 anni
(min. 5, max. 15 partecipanti)
Costo: 6 €
Durata: 90 min

Bambine e bambini in questa attività laboratoriale sono invitati a creare, mediante l’utilizzo di materiali di riuso e di scarto e soprattutto della loro immaginazione, un collage creativo che rappresenti al meglio la loro città ideale.

Età: 7-10 anni
(min. 5, max. 15 partecipanti)
Costo: 5 €
Durata: 90 min

Siamo circondati da Instagram coach che ci invitano a abbracciare la nostra autenticità e a portare il nostro vero sé sui social media. Ma cosa significa davvero essere autentici in questo vasto mondo digitale? E soprattutto, siamo in grado di esserlo? Da un lato, condividere le nostre storie ci consente di connetterci con persone simili a noi, riducendo il senso di solitudine. Dall’altro lato, una volta che le nostre informazioni sono online, sfuggono al nostro controllo e possono rimanere accessibili all’infinito.

Cammie Toloui ha lavorato come spogliarellista in un sex club, decidendo un giorno di ritornare lo sguardo dei suoi clienti che la osservavano spogliarsi – e di farlo con la macchina fotografica. Cammie ci porta dietro la tenda della cabina “Private Pleasures” raccontandoci come è passata dall’essere una ragazza punk scatenata a diventare una spogliarellista con la macchina fotografica.

Newsha Tavakolian, fotografa iraniana e membro dell’agenzia Magnum dal 2019, presenterà un progetto inedito durante la Biennale di Fotografia Femminile. Nel corso della conferenza, condividerà la sua esperienza e la sua traiettoria artistica, offrendo un’analisi approfondita del suo lavoro. Un’opportunità unica per esplorare la sua visione artistica e conoscere da vicino il processo creativo di una delle fotografe più influenti del panorama contemporaneo.

Un terzo dell’approvvigionamento idrico di Los Angeles proviene dalla Owens Valley, acquistata un secolo fa per ottenere diritti d’uso dell’acqua. Questo ha permesso alla città di trasformarsi in una metropoli, ma la deviazione dell’acqua ha causato un disastro ambientale. Il cambiamento climatico e la crisi idrica aggravano ulteriormente la situazione. Daria Addabbo condivide il suo progetto fotografico, offrendo una visione intima sull’impatto della siccità su queste comunità.

Un appuntamento con “Alla Fine dei Conti”

Tra la fine degli anni ’80 e ’90 un gruppo di donne rivoluzionarie ha sfidato ogni convenzione candidandosi per partecipare ai film amatoriali di Hans Rolly, un regista che girava nel nord Italia, che cercava modelle e modelli. In un’epoca precedente a Internet, alla fotografia digitale e agli smartphone, come veniva soddisfatto l’esibizionismo e il desiderio di apparire in un film pornografico e quali sono le dinamiche nell’era di Only fans?

Nel 2019, Kiana Hayeri, fotografa iraniana-canadese in Afghanistan, ha documentato il carcere femminile di Herat. Dopo anni a fotografare donne vittime di abusi, ma che hanno scelto di rimanere insieme ai loro mariti, Kiana ha esplorato fino a che punto qualcuno può essere spinto prima di reagire per difendersi. Durante l’intervento, condividerà il suo lavoro e le scoperte emerse dopo 2 settimane trascorse nel carcere.

Giulia Salerno e Silvia Olivieri conducono A Micia Dura!, un podcast femminista intersezionale e oggi analizzeranno con noi il ruolo del linguaggio verbale e visino nella società moderna. Silvia Olivieri, esperta di diritto d’autore e genere nell’ambito musicale, esamina la rappresentazione delle donne nell’industria musicale, mentre Giulia Salerno, digital marketing manager nella fotografia artistica, discute l’impatto della comunicazione digitale sulle percezioni e le conversazioni.

Com’è cambiato l’accesso ai diritti riproduttivi delle donne negli ultimi 50 anni? Partendo dalle fotografie di Liliana Barchiesi dei consultori degli anni 70, questa tavola rotonda propone un percorso riflessivo sull’evoluzione (o meno) dei diritti riproduttivi femminili e la loro accessibilità allo stato attuale.

Collezione privata, femminile singolare. Le collezioni create da donne sono ancora una rarità – espressione di un potere di scelta, ancora oggi troppo spesso in mani maschili. Anche collezionare può fare la differenza, se si è consapevoli che si tratta di un’arte che richiede passione e competenza. Solo così la collezione diventa lo specchio del nostro sguardo sul mondo.

Attraverso la sua produzione artistica, Nausicaa Giulia Bianchi esplora un aspetto spirituale della femminilità, come evidenziato nel suo lavoro incentrato sulle donne cattoliche che aspirano a diventare sacerdotesse e il tema del lutto e della morte. Dopo la proiezione, si terrà un intervento con il regista Francesco Raganato e la fotografa.

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Sofia Uslenghi punta la sua ricerca ai temi della memoria e della realizzazione di sè: temi che affronta attraverso la tecnica dell’autoritratto, scelto come strumento di racconto della storia personale, ma anche del contesto all’interno del quale il soggetto si afferma. L’evento prenderà avvio con la proiezione dell’episodio di Sky Arte: Le Fotografe dedicato a Uslenghi, dove si scopre una Calabria insolita, parte della sua geografia sentimentale, dove il tempo è lento e la sua storia personale si intreccia a luoghi antichi.

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Cristina Vatielli usa la staged photography per raccontare donne forti del passato, le cui storie hanno un riverbero sulla contemporaneità: dalle vite delle compagne di Picasso, alla storia della prima coppia lesbica che si è unita in matrimonio in chiesa a inizio secolo. Dopo la proiezione, si terrà un intervento con la fotografa.

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