Lee Grant
Ancestral Constellations
Cosa significa esistere in una dimensione liminale? Come trovare un’ancora quando si appartiene a molteplici mondi, ma a nessuno completamente? Ancestral Constellations affonda le sue radici nella storia familiare della fotografa, a partire dall’incontro a Seoul nel 1969, tra il padre ufficiale australiano della RAAF, e la madre coreana. La loro unione si lega al lascito della Guerra di Corea e fa eco a molte altre formatesi all'ombra del conflitto e dell'occupazione. La storia moderna della Corea - segnata dalla colonizzazione, dalla guerra, dalla presenza militare straniera e dal regime autoritario – diventa fatto vissuto la cui eredità si dipana tra migrazione e memoria collettiva. Lavorando con archivi pubblici e privati e immagini realizzate in 15 anni di visite in Corea, Lee Grant esplora l’intersecarsi intergenerazionale della storia e della memoria. Lo Han (한) - concetto coreano di dolore collettivo e resilienza a fronte di una sofferenza storica - si fonde con la post-memoria e l'immaginazione genealogica: modi di ereditare il trauma e di ricomporre storie frammentate. Attraverso queste storie stratificate, l’artista esamina la permanenza di alcune narrazioni a scapito di altre e come i silenzi tra di esse possano plasmare la comprensione diasporica dell'identità, della memoria culturale e del passato.
Lee Grant (Australia, 1973) è una fotografa coreano-australiana specializzata in antropologia. La sua opera affronta i temi della comunità, dell’identità e la loro relazione con il paesaggio. Il suo lavoro è stato esposto in personali e collettive presso l'Australian Centre for Photography (Sydney) e la National Portrait Gallery (Canberra). Ha ricevuto diversi premi, tra cui il National Photographic Portrait Prize.
Spazio Arrivabene 2
Via Giovanni Arrivabene, 2 – Mantova
10:00 – 13:00 | 15:00 – 19:00